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Ben trovati a tutti!  Molti di voi non sanno, giustamente, chi sono, dove sono e cosa faccio e capisco anche che a molti può interessare an...

venerdì 29 gennaio 2016

Quale umorismo

Molti (ma anche nessuno) si potrebbero chiedere a quale tipo di umorismo a cui mi ispiro.
Personalmente, da sempre, sono stato atratto dalla satira, quella che pur non utilizzando termini pesanti o offensivi riesce a mettere in evidenza delle problematiche serie utilizzando, appunto, il linguaggio dell'ironia.
L'umorismo, non fine a se stesso, ma quello che ri fa ridere e contemporaneamente riflettere.

Ecco, per capirci meglio, il tipo di umorismo che preferisco (tratto da una vecchia trasmissione in onda su Odeon TV)
https://www.youtube.com/watch?v=3S6Lqn5jD28

martedì 26 gennaio 2016

Come nasce Io sudista

Molti (ma magari nessuno) si possono chiedere quali siano state le motivazioni che mi hanno spinto a scrivere "Io sudista".
Cercherò di spiegarvi il perchè e il come nasce e si sviluppa il progetto di questo mio libro.
Innanzitutto devo dire che da sempre sono stato orgoglioso e fiero di essere Siciliano per ciò che questa terra rappresenta ed ha dato, nella ed alla storia, in termini di civiltà , cultura.e tradizioni.
Ho sempre ritenuto mortificante e molto restrittiva l'immagine che molto spesso se ne da, o viene recepita, al di fuori della Sicilia stessa.
Molto, e troppo, spesso si parla della Sicilia, e del Sud in generale, solo in termini negativi mettendo in risalto gli aspetti peggiori e le colpe di questa martoriata terra e della sua gente, Ora non voglio sembrare un pazzo, uno che nega i problemi di questa terra e di questa gente., che esistono e sono importantissimi (no non sto parlando del traffico o dell'Etna...). Degrado, mafia, corruzzione, disoccupazione sono le piaghe  più evidenti ed incresciose che devastono uomini e territori, ma ciò non vuol dire che tutto e tutti siano marci, anzi la maggiorparte di cose ed uomini è assolutamente agli antipodi rispetto a quella triste realtà.
Il degrado esiste ma è altrettanto vero che esistono moltissime realtà in cui si combatte questo stato di cose, riuscendo ad arrestare ed a invertire la situazione , La mafia esiste ed è un cancro terribbile per l'intera società ma è altrettanto vero che i maggiori protagonisti della lotta alla mafia sono uomini nati nella stessa terra (ricordare i vari Falcone, Borsellino, Peppino Impastato, Giuseppe Fava, Pio La Torre e tantissimi altri). La disoccupazione è un male gravissimo che foraggia altre piaghe quali la mafia ed il degrado che però non è simbolo, come alcuni credono, delle mancanza di voglia di fare di queste popolazioni, basta guardare cosa, spessissimo, sono riusciti a fare Siciliani e Meridionali costretti ad emigrare in cerca di miglior fortuna.
Data questa situazione ed il mio amore verso questa terra ho voluto parlarne in un modo particolare, nel mio modo, che è quello dell'ironia!
Qual'è, infatti, il modo migliore di dire le proprie verità se non quello di dirle facendo sorridere chi ti ascolta? Ed è proprio questo che ho cercato di fare scrivendo "Io sudista", ho cercato di esporre le mie verità tramite paradossi ed ironizzando su situazioni, racconti e storie che hanno per fondamenta fatti, storie e ricordi reali trasposti sulle pagine del libro in modo allegramente fantasioso.

sabato 23 gennaio 2016

Io sudista

 Da pochi giorni è stato pubblicato il mio ebook "Io sudista", lo potrete trovare su tutte le più importanti piattaforme del settore.
Vi do una piccola anteprima di questo libro



1
LA CREAZIONE


Un tempo era il “NULLA”.
Un giorno Dio disse: <<Porca miseria, ma che Dio sono? Sono forse il Dio del nulla? Eh no, non sta bene! Devo per forza creare qualcosa che possa testimoniare la mia grandezza.>>.
Così Dio creò il Mondo, lo guardò e disse: << Sto Mondo è molto bello… Mi è venuto proprio da Dio !>>.
Così, compiaciuto, rimase in contemplazione della Sua creazione per molto tempo, e se la godeva proprio da Dio, fino a quando, un giorno, si disse: << Per essere bello è bello, però manca qualcosa… Qualcosa che rompa questa monotonia… Qualcosa che mi rassomigli! >>.
Così Dio decise di creare l’Uomo!
Prese della terra argillosa e la modellò a Sua immagine e somiglianza, la infornò e si mise in attesa della cottura.
Purtroppo nell’attesa si addormentò, quando si risvegliò si accorse che era passato da un po’ il tempo stabilito e con un balzo prodigioso si avventò sul forno e lo spense.
Sudato e tremante, prima di aprire lo sportello del forno, si rivolse implorante a se stesso: << Dio, Ti prego, fa che non si sia bruciato irrimediabilmente!>>.
Detto ciò aprì pian piano lo sportello e sbirciò dentro, si accorse con orrore che dentro non si vedeva altro che un ammasso informe e maleodorante di terra bruciata.
Dopo un primo momento di sbandamento si ricordò della preghiera fatta a Se Stesso e si mise all’opera, così, lentamente, quella massa informe e carbonizzata si ricompattò nella forma originale, o quasi…
Tiratala fuori dal forno la Sua opera si presentava leggermente diversa da come l’aveva concepita.
Era, infatti, “solamente” più bassa, più scura, più brutta del progetto iniziale <<Eh, pazienza!>> si disse <<Mica tutte le ciambelle riescono col buco!>> (Ecco perché non tutte le ciambelle riescono col buco, per colpa di quella giustificazione alla Divina pennichella)
Soddisfatto decise di concedersi un break e si preparò uno spuntino buono, nutriente e leggero allo stesso tempo: pane, acciughe, cipolla e aglio (quest’ultimo ingrediente serviva per mantenere la pressione bassa, difatti anche se si è Dio, si sa,ad una certa età, è meglio stare attenti a queste cose!).
Dopo lo spuntino decise di completare l’opera e alitò sulla sua creatura donandogli, così, lo spirito vitale (oltre ad un olezzo terribile), la creatura aprì gli occhi, si stiracchiò, si guardò intorno e, vedendo Dio esclamò: <<PAPA’!>>
<<Figlio mio prediletto!>> gli rispose il Supremo
<<Tu sei il mio diletto, creato a mia immagine e somiglianza!>> (in quel caso Egli mentì spudoratamente, ma dato che era Dio tutto gli era permesso) e lo baciò Paternamente.
L’Uomo ebbe un attimo di commozione (anche a causa di quell’alito tremendo), ed esclamò: <<Patri miu comu ha statu amurusu cu mmia! Nun ti canusciu ancora tantu bonu, ma ti vuoiu tantu beni, abbasta ca nun mi vasi chiù !>>.
A quel punto Dio lo guardò meglio ed esclamò: <<Ma come cavolo parli? Dove ho sbagliato? Forse… forse nell’impasto… O forse nella cottura! Non sarà stato, invece, quel maledetto spuntino che mi ha alterato l’alito?>>.
Dopo un’attenta analisi capì che il risultato disastroso della sua ultima creazione era dovuto all’insieme degli errori commessi durante la creazione, e che questi erano da addebitarsi alla sua inesperienza in questo settore. Alla luce di quelle riflessioni, Dio, decise di ripetere l’operazione cercando di non commettere gli stessi sbagli.
Per prima cosa, invece di utilizzare della terra argillosa, adoperò del solido granito, duro e poco malleabile, ma molto più resistente. Lo modellò con cura, lo dipinse e lo infornò. Per evitare che si potesse distrarre puntò il timer  e, quando questo suonò, estrasse rapidamente il corpo dal forno e, senza concedersi nessuna pausa, o meglio, dopo essersi sciacquato la bocca con abbondante collutorio alla menta, alitò sul nuovo essere.
Questi aprì gli occhi, che erano di un azzurro intenso, scosse la testa smuovendo delicatamente i suoi luminescenti capelli biondi e disse: <<Presente!>>
Dio lo guardò ammirato e compiaciuto, e gli disse: <<Figlio mio prediletto!>> (in effetti, Egli è un po’ ripetitivo nelle sue espressioni, tant’è vero che in seguito si è limitato a scrivere di persona solo i “Dieci Comandamenti” mentre ha incaricato altri per la stesura di Bibbia e Vangeli).
A questo punto si pose il problema di cosa fare del primo essere mal riuscito.
Dapprima Egli pensò di sopprimerlo, ma poi, dato che ciò era peccato capitale (oltre che un reato penale), e non volendo Lui dare il cattivo esempio contravvenendo alle sue stesse regole, decise di tenerlo in vita (d’altra parte aveva lasciato vivere anche lo scarafaggio, il rospo, il ratto, lo scorfano…). 
Per evitare che l’essere inferiore potesse contaminare il prediletto, decise di dividere le due creature delimitando loro le rispettive zone dove vivere, ponendo il primo nella parte Sud del Paradiso terrestre, ed il secondo, al Nord.


Chi sono

Ben trovati a tutti! 
Molti di voi non sanno, giustamente, chi sono, dove sono e cosa faccio e capisco anche che a molti può interessare anche ben poco...Però, visto che ho aperto questo Blog, mi pare giusto darvi un minimo d'informazioni e se avrete la pazienza di leggere, avrete la possibilità, alla fine, di potermi "insultare" con maggiori cognizioni di causa.
Vengo alla luce (e mi sono anche abbagliato, visto che non avevo occhiali da sole appresso) nel lontano 1961, alla vigilia della Befana, ovvero, il 5 Gennaio (qualcuno insinua che alla mia mamma mi abbia portato la Befana, che data l'età aveva sbagliato giorno, anticipandolo, al posto del carbone dato che non era stata una bimba buona!).
La mia vita è stata segnata, fondamentalmente, da due forze opposte che si sono combattute, sovrapposte ed intrecciate tra loro facendo di me quello che adesso sono. Le due forze sono la Fortuna e la Sfiga!
E' per questo che ho una visione delle cose tutta mia, infatti tendo a vedere qualcosa di  positivo anche quando la situazione sembra assolutamente negativa e tendo a cercare sempre un aspetto negativo quando invece tutto sembra girare per il verso giusto.
Praticamente sono un dissociato! (infatti mi dissocio anche da quello che ho  scritto sino ad ora!)
Timidissimo sin dall'infanzia tendevo a non parlare in presenza di persone con cui non avevo una grande confidenza. Una volta cresciuto questo mio stato (pietoso) faceva supporre a molti che avessi un atteggiamento un po' snob e che non volessi dare eccessive confidenze a chi non ritenevo alla mia altezza (anche se sono stato sempre di altezza media...). Per evitare che la gente continuasse a pensare questo di me  ho combattuto questo mio stato (pietoso) e ho cercato di "apparire" simpatico.
Questi  sforzi han fatto si che si sviluppasse in me il senso dell'ironia o per meglio dire, che affiorasse ciò che era innato ma che sino ad allora era rimasto, in stato di semiclandestinità, celato dentro me e che stentava a venir fuori (quindi il consiglio che do a tutti coloro che hanno un qualcosa dentro che non riescono a buttare fuori è quello di sforzarsi!).
Contemporaneamente è sbocciato dentro me l'amore per alcune arti espressive, in particolare il Teatro (da leggere fare e scrivere) ed i libri (da leggere e scrivere). Prima mi sono limitato a leggere poi mi sono armato di coraggio e mi sono cimentato nella recitazione e nella scrittura (il mio, come disse il grande Totò,è stato un "cimento armato").
Sino ad ora ho scritto solo per me stesso, per mio puro divertimento, solo pochissimo tempo fa mi sono lasciato prendere dal desiderio di far conoscere anche ad altre persone ciò che la mia mente (malata) elabora.
Ecco in che modo è nato il mio primo libro pubblicato: "Io sudista"